Art. 4 - PROPOSTE DI MODIFICA ALLO STATUTO
Art. 4 - PROPOSTE DI MODIFICA ALLO STATUTOa) Organi collegiali centrali, Facoltà e Dipartimenti
Il Senato Accademico, il Consiglio di Amministrazione, il Consiglio delle Strutture Scientifiche ed il Consiglio degli Studenti deliberano le proposte di modifica allo Statuto, su istanza debitamente formulata e motivata rivolta al Presidente dell’organo interessato, dal Rettore o da almeno tre membri dell’organo stesso. Il Presidente dell’organo ha l’obbligo di inserire l’argomento all’ordine del giorno nella prima seduta utile. Le proposte di modifica approvate da ciascuno di tali organi sono sottoposte al parere degli organi previsti dall’art. 38 dello Statuto ed all’approvazione del Senato Accademico.
I Consigli di Facoltà ed i Consigli di Dipartimento deliberano le proposte di modifica allo Statuto su istanza, debitamente formulata e motivata, rivolta al Presidente dell’organo interessato da almeno tre membri dell’organo stesso. Il Presidente dell’organo ha l’obbligo di inserire l’argomento all’ordine del giorno nella prima seduta utile.
b) Consigli di Facoltà
Per poter essere sottoposta al parere degli organi previsti dall’art. 38 dello Statuto ed all’approvazione del Senato Accademico, le proposte di modifica allo Statuto provenienti dalle Facoltà devono essere approvate, identiche nella loro formulazione, da almeno tre Consigli di Facoltà.
La Facoltà che, tramite il proprio Consiglio, approva inizialmente la proposta di modifica allo Statuto assume il ruolo di Facoltà proponente; il Rettore, per il tramite dell’Amministrazione, provvederà a trasmettere alle restanti Facoltà il testo della modifica approvata. Per poter essere sottoposta al parere degli organi previsti dall’art. 38 dello Statuto ed all’approvazione del Senato Accademico, la proposta approvata dalla Facoltà proponente deve essere approvata da almeno altri due Consigli di Facoltà entro sei mesi dall’approvazione della Facoltà proponente.
c) Consigli di Dipartimento
Per poter essere sottoposta al parere degli organi previsti dall’art. 38 dello Statuto ed all’approvazione del Senato Accademico, le proposte di modifica allo Statuto provenienti dai Dipartimenti devono essere approvate, identiche nella loro formulazione, da almeno dieci Consigli di Dipartimento.
Il Dipartimento che, tramite il proprio Consiglio, approva inizialmente la proposta di modifica allo Statuto assume il ruolo di Dipartimento proponente; il Rettore, per il tramite dell’Amministrazione, provvederà a trasmettere ai restanti Dipartimenti il testo della modifica approvata. Per poter essere sottoposta al parere degli organi previsti dall’art. 38 dello Statuto ed all’approvazione del Senato Accademico, la proposta approvata dal Dipartimento proponente deve essere approvata da almeno altri nove Consigli di Dipartimento entro sei mesi dall’approvazione del Dipartimento proponente.
d) Personale tecnico-amministrativo
Le proposte di modifica allo Statuto del personale tecnico-amministrativo devono essere presentate su istanza di tre presentatori appartenenti ai ruoli del personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo utilizzando, al momento della presentazione, l‘apposito modulo per la raccolta delle firme di cui all’allegato A, disponibile presso la Ripartizione Affari Generali.
Il Direttore amministrativo esercita il controllo sulla legittimazione dei soggetti proponenti le modifiche allo Statuto. Accertata l’appartenenza dei tre presentatori ai ruoli del personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo al momento della presentazione, il Direttore Amministrativo autorizza i presentatori all’autenticazione delle firme dei sottoscrittori sull’apposito modulo, i quali devono appartenere ai ruoli del personale tecnico-amministrativo.
Le proposte di modifica allo Statuto del personale tecnico-amministrativo sono valide qualora sottoscritte da un numero di membri del personale tecnico amministrativo di ruolo non inferiore a cento unità compresi i tre presentatori. La raccolta delle firme deve avvenire entro novanta giorni dalla data in cui il Direttore Amministrativo ha autorizzato i presentatori all’autenticazione delle firme dei sottoscrittori. Ultimata la raccolta le firme, sarà cura dei presentatori consegnare l’apposito modulo contenente le firme alla Ripartizione Affari Generali per la sua registrazione a protocollo. La Ripartizione Affari Generali effettua un controllo sull’appartenenza del personale tecnico amministrativo che ha sottoscritto il modulo ai ruoli dell’Ateneo. Sono considerate valide le firme apposte sul modulo dalle unità di personale eventualmente cessate dal servizio successivamente alla sottoscrizione.
Accertata la regolarità, le proposte di modifica allo Statuto del personale tecnico-amministrativo sono sottoposte all’esame degli organi di cui all’art. 38 dello Statuto.