Art. 1 - Codice Etico e Codice di comportamento
Art. 1 - Codice Etico e Codice di comportamento1. Il Codice Etico e di Comportamento (di seguito "Codice") disciplina i principi etici e le norme di comportamento che regolano le attività di tutti i membri della comunità universitaria. Esso esprime l'impegno dell'Università a creare un clima di fiducia e cooperazione, fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi accademici e per il progresso scientifico e culturale.
2. Il Codice favorisce il merito e l'eccellenza, incoraggia il dialogo con la comunità scientifica nazionale e internazionale e sostiene la creazione di un ambiente professionale basato sul rispetto reciproco e la tutela dei valori umani in tutte le loro forme. Inoltre, il Codice promuove un elevato livello di responsabilità, capacità amministrativa e impegno sociale, istituzionale e individuale, ponendo l'etica, la fiducia, la libertà della didattica e della ricerca, il risultato e la correttezza dei comportamenti al centro delle attività accademiche.
3. Il Codice promuove l'uso etico delle tecnologie, tra cui quelle di intelligenza artificiale, incoraggiando una cultura della responsabilità verso il duplice uso dei risultati della ricerca, per identificare e minimizzare i rischi associati.
4.Il Codice disciplina, in appositi capi e sezioni, i doveri comuni al personale accademico e contrattualizzato, i doveri propri di ciascuno e i doveri di studenti e studentesse.
5.Il Codice è adottato ai sensi di quanto previsto dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici previsto dall’art. 54 del d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165 (di seguito Codice di comportamento nazionale)[1].
Il Codice, altresì, attua e specifica quanto previsto dall’art. 6 dello Statuto dell’Università e si integra con le disposizioni dell’Università in materia di integrità ed etica della ricerca, di prevenzione delle molestie nei luoghi di lavoro e di studio a tutela della dignità della persona, di funzionamento del Collegio di disciplina e disposizioni per lo svolgimento del procedimento disciplinare nei confronti dei professori e ricercatori universitari, di compiti didattici istituzionali di professori e ricercatori, di disciplina del procedimento di rilascio delle autorizzazioni allo svolgimento di incarichi extraistituzionali da parte dei professori e dei ricercatori, di carriera dello studente, di utilizzo della posta elettronica e della rete internet, di protezione dei dati personali, di utilizzo dei Social Media, per la segnalazione di presunte condotte illecite ai danni dell'Università degli studi di Trieste (whistleblowing) e con ogni altra disposizione regolamentare dell’Università che intervenga sulle materie oggetto del medesimo.
6. Nell’ambito del lavoro di sensibilizzazione preordinato a contrastare gli stereotipi di genere, avviato dall’Università, il presente Codice, ogni volta in cui è possibile, utilizza una terminologia neutra, fermo restando che, quando per esigenze di sintesi è usata la sola forma maschile, questa è da intendersi riferita in maniera inclusiva a tutte le persone che operano nella comunità universitaria.
[1] DPR 16 aprile 2013 n. 62 recante il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici così come modificato dal D.L. 30 aprile 2022, n. 36 e dal DPR 13 giugno 2023, n. 81, dall’art. 2 comma 4 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 “Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario”, e dall’art. 54 comma 5 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”.