Intervista rilasciata a gennaio 2024
"Siate curiosi, anche quando pensate di essere giunti al traguardo del vostro percorso. Mettetevi in gioco e arriverete dove nessuno è mai arrivato prima."
1) NOME- COGNOME
Sara Dentice
2) AZIENDA ATTUALE PRESSO CUI SEI IMPEGNATO, RUOLO e SEDE
Infermiera in ASUGI (Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina) a tempo pieno e indeterminato, Trieste. Ora in aspettativa non retribuita per motivi di studio
3) FORMAZIONE PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE: CORSO DI STUDI/MASTER/DOTTORATO
Laurea triennale in Infermieristica.
Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche.
4) ULTERIORE FORMAZIONE (PRESSO ALTRI ISTITUTI UNIVERSITARI: CORSI DI STUDIO/MASTER/DOTTORATI DI RICERCA)
Attualmente iscritta al dottorato in Scienze Mediche, Cliniche e Traslazionali dell’Università degli Studi di Udine.
5) QUALE È STATA LA TUA PRIMA ESPERIENZA DI LAVORO DOPO LA LAUREA? CREDI TI SIA SERVITA PER ENTRARE A FAR PARTE DELL’AZIENDA PER CUI LAVORI?
Mi sono laureata nel novembre 2020, uno dei momenti storici in cui la popolazione nazionale e mondiale aveva più bisogno degli infermieri, tanto che la prova finale per il conseguimento del titolo era stata anticipata rispetto a quanto programmato. Cinque giorni dopo la laurea ho iniziato in Pneumologia COVID, struttura semi intensiva che mi ha messo davvero alla prova, sia a livello fisico che emotivo, alla quale sono stata legata tra altri e bassi in questi ultimi tre anni e grazie alla quale ho sviluppato forza d’animo e determinazione.
6) PUOI SPIEGARE QUALI SONO LE TUE MANSIONI E LE RESPONSABILITÀ CHE RICOPRI?
Attualmente sono una dottoranda in Scienze Mediche, Cliniche e Traslazioni del 39º Ciclo presso l’Università degli Studi di Udine. Occupazione che ho deciso di fare a tempo pieno per riuscire a dedicare il 100% del mio tempo alla ricerca, seguendo progetti nazionali ed internazionali, per cercare di migliorare sempre di più la formazione dei futuri infermieri e la quotidiana pratica clinica dei miei colleghi con un particolare focus per le digital technologies e l’e-learning per il personale sanitario in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità.
7) C’È UN ERRORE CHE RITIENI DI AVER COMMESSO NELLA RICERCA DEI TUOI PRIMI IMPIEGHI E CHE TI SENTI DI CONDIVIDERE AFFINCHÉ ALTRI NON LO RIPETANO?
È noto, purtroppo, come oggigiorno gli infermieri siano ricercati come il pane per cui l’offerta lavorativa di un neolaureato è molto alta sin da subito.
Mi sento di consigliare di provare a trovare un ambiente lavorativo sano, dove l’infermiere viene riconosciuto come professionista e dove, per chi ne ha piacere, venga offerta la possibilità di crescita professionale.
8) QUALI SONO LE COMPETENZE O CARATTERISTICHE CHE TI HANNO PERMESSO DI RAGGIUNGERE I TUOI OBIETTIVI PROFESSIONALI?
L’esperienza universitaria ed in particolare modo l’Università degli Studi di Trieste, grazie alle sue dimensioni a misura di studente, mi hanno permesso di scoprire una nuova parte di me e mi hanno insegnato a sapermi mettere in gioco. Durante gli studi triennali sono stata rappresentante degli studenti su vari livelli, dai miei colleghi di corso di laurea a tutti gli studenti dell’Ateneo in Senato Accademico.
Ho invece perseguito gli studi magistrali durante la mia normale attività lavorativa, tra notti, riposi mancati e turni extra. Sono così riuscita a sviluppare competenze come l’organizzazione e ottimizzazione del tempo, riuscendo a massimizzare tutte le risorse messe in campo.
9) COSA CONSIGLIERESTI A UN NEOLAUREATO CHE DESIDERA INTRAPRENDERE LA TUA PROFESSIONE?
L’infermieristica è una professione che non è fatta per i più deboli di cuore, in cui bisogna quotidianamente affrontare un enorme turbinio di emozioni. Potrebbe non essere così semplice rispetto a come ce lo si aspettava durante gli studi, nel bene o nel male.
È possibile veniate travolti dalla routine e quello che quindi mi sento di consigliarvi è di ricordare di proteggere il vostro tempo, continuate a seguire le vostre passioni, imparate a mettervi in gioco, siate curiosi, innovativi, non abbiate paura di proporre novità anche se può sembrarvi di essere gli unici e non accontentatevi mai del “si è sempre fatto così”.