Le Parti si impegnano a collaborare per:
• completare, aggiornare e migliorare i quadri conoscitivi della pianificazione di bacino nonché per implementare le azioni strategiche definite per il raggiungimento dell’Obiettivo 1 del PGRA 2015 – “Migliorare la conoscenza del rischio” e dell'Obiettivo D3 del PdG Po "Colmare le lacune conoscitive e costituire una rete della conoscenza multidisciplinare";
• realizzare un sistema permanente di relazioni fra esperti, ricercatori, pianificatori, decisori e cittadini al fine di produrre, diffondere ed applicare le conoscenze necessarie per la gestione integrata delle alluvioni e delle risorse idriche;
• migliorare la capacità di diffondere la conoscenza sui temi oggetto degli strumenti di pianificazione allo scopo di aumentare la consapevolezza collettiva, la resilienza, ecc.
• sviluppare la conoscenza e aumentare la consapevolezza degli effetti dei cambiamenti climatici sul rischio di alluvione e sulla gestione delle risorse idriche;
• coinvolgere gli operatori economici nella gestione del rischio, sperimentando pratiche innovative di intervento;
• sviluppare, compatibilmente con i limiti dei regolamenti vigenti nelle Università e delle risorse disponibili, nell’ambito di specifici POA di cui al successivo art. 5, un’offerta di formazione diretta a professionisti e tecnici del settore sul rischio di alluvione e sulla tutela e gestione delle risorse idriche;
• sviluppare temi di interesse tecnico-scientifico connessi alla valutazione e gestione del rischio idraulico e geologico in relazione agli strumenti di pianificazione di competenza dell’ADPO e alla valutazione e gestione della risorsa idrica, con particolare riferimento agli adempimenti previsti nella Direttiva 2000/60/CE;
• migliorare la comprensione delle relazioni tra pressioni, impatti e processi fisici, chimici, biologici alla base della veicolazione e della trasformazione degli inquinanti attraverso nuove e mirate ricerche scientifiche;
• valutare e monitorare l'efficacia delle misure attuate, in un ambito di sostenibilità che includa anche gli aspetti socioeconomici connessi con l'uso della risorsa idrica, e preveda sistemi adeguati di controllo e verifica e aggiornamento dei dati e delle conoscenze necessarie;
• approfondire i problemi complessi che pone l'applicazione dell'art. 9 "Recupero dei costi relativi ai servizi idrici" della Direttiva 2000/60/CE nel rispetto di quanto disposto dal DM 39/2015 "Regolamento recante i criteri per la definizione del costo ambientale e del costo della risorsa per i vari settori di impiego dell'acqua";
• offrire, in una logica di sostenibilità tecnico-amministrativa, metodi, criteri e strumenti innovativi utili a rendere progressivamente sempre più confidenti e pertinenti gli strumenti di pianificazione alle disposizioni vigenti.