
Intervista rilasciata a Aprile 2024
"Quando scegli di fare una cosa, falla con cura."
1) NOME- COGNOME:
Benedetta Monetti
2) AZIENDA ATTUALE PRESSO CUI SEI IMPEGNATO, RUOLO E SEDE:
Springer Nature, Associate Publisher, Heidelberg (Germania)
3) FORMAZIONE PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE: CORSO DI STUDI/MASTER/DOTTORATO
Laurea triennale in Logopedia, Università degli studi di Trieste
4) ULTERIORE FORMAZIONE (PRESSO ALTRI ISTITUTI UNIVERSITARI: CORSI DI STUDIO/MASTER/DOTTORATI DI RICERCA):
Laurea triennale in Lettere, curriculum editoria, Università degli studi di Udine
Diploma di Vecchio ordinamento in Violino (equipollente a Laurea Magistrale), Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine
5) CI RACCONTI QUALCOSA DI TE?
Sono cresciuta fra Udine e Carlino, un piccolo paesino vicino alla laguna di Marano. Finito il liceo, mi sono iscritta al corso di Logopedia di UniTS, iniziando così tre anni di studio (e pendolarismo!) molto intensi e bellissimi. Ho iniziato a esercitare come professionista fin da subito, ma sentivo che al mio percorso di studi mancasse ancora qualcosa. Per questo ho deciso di iscrivermi al corso di Lettere dell’Università di Udine, scegliendo l’indirizzo editoriale: un ambito insolito rispetto al mio background scientifico, ma irresistibile per chi, come me, ha sempre avuto una passione per la letteratura. L’idea di unire logopedia e editoria mi affascinava: un mix un po’ strano (lo so!), ma a mio parere ricco di potenziale.
Spinta dal desiderio di esplorare cosa ci fosse fuori dall’Italia, ho fatto domanda per un internship a Springer Nature, nella sede di Heidelberg (Germania). Dopo qualche mese, ho ottenuto la posizione di Associate Publisher, nella quale ad oggi gestisco un portfolio di riviste in ambito biomedico. Insomma, forse quel mix strano di cui parlavo ha trovato un suo spazio!
Qualche curiosità su di me: ho suonato il violino per molti anni e ancora oggi ogni tanto strimpello, da bambina volevo fare l’egittologa, ho una passione smodata per le mappe, amo le escursioni in montagna, dormire in tenda, camminare scalza (anche d’inverno!), leggere e pianificare viaggi. Adoro il tè verde e la cioccolata fondente. Un giorno sogno di attraversare il Sud America in bici!
6) COSA TI APPASSIONA DEL TUO LAVORO?
Nessuna giornata è mai uguale all’altra: sono costantemente in contatto con colleghi internazionali, autori ed editor da tutto il mondo. Il mio ruolo è un punto di snodo strategico tra diversi stakeholder e reparti della casa editrice (dalla produzione al team di research integrity, fino all’editorial office delle riviste... e non solo!)
Ciò che mi entusiasma di più è la possibilità di contribuire attivamente alla definizione e alla crescita delle riviste che gestisco, offrendo agli autori una vera e propria “casa” per la loro ricerca. È un grande onore e, al tempo stesso, una sfida continua.
7) COSA PORTI CON TE DELL’ESPERIENZA DI STUDIO ALL’UNIVERSITÀ DI TRIESTE?
I miei tre anni a Trieste sono stati incredibilmente arricchenti... e davvero intensi! I corsi di laurea professionalizzanti come Logopedia richiedono un alto numero di ore di tirocinio, spesso affiancate da un carico altrettanto consistente di lezioni. Quella all’UniTS è stata un’avventura su più livelli: accademico, certo, ma soprattutto umano e professionale.
Mi ha insegnato a unire i puntini tra discipline diverse, a ritrovare nella pratica clinica dei tirocini — e poi nel mio lavoro da logopedista — ciò che studiavo sui libri e ascoltavo a lezione. Mi ha allenata a costruire alleanze positive: non solo terapeutiche, ma anche professionali. Tutte competenze che continuo a utilizzare ogni giorno anche nel mio attuale lavoro di publisher.
8) QUALI SONO LE COMPETENZE O CARATTERISTICHE INDISPENSABILI PER IL TUO LAVORO?
Nella professione editoriale — così come in quella clinica e logopedica — una delle competenze più preziose è la capacità di definire con lucidità le priorità, così da stabilire obiettivi chiari e soprattutto realistici. A questa si affiancano le abilità comunicative (talvolta anche diplomatiche!), fondamentali in molti ruoli che prevedono il confronto con stakeholder esterni.
Nel ruolo di publisher, in particolare, è essenziale saper costruire e coltivare relazioni efficaci con gli editor, interagire in modo positivo con la comunità scientifica di riferimento, e orientarsi con consapevolezza nel complesso panorama editoriale in cui le riviste sono inserite.
Insomma, come in molte altre professioni, anche nella mia è fondamentale saper delineare una buona strategia nel breve, medio e lungo termine, ma non basta …è altrettanto importante saperla comunicare efficacemente!
9) COSA CONSIGLIERESTI A UN NEOLAUREATO CHE HA INIZIATO LA RICERCA DEL PRIMO IMPIEGO?
Tanta pazienza, e un pizzico di intraprendenza! Dopo aver concluso un percorso di studi, si potrebbe pensare che il proprio settore sia ormai definito. Ma non sempre è così – e per fortuna! Studiare qualcosa che ci appassiona e lavorare in quel campo sono due cose molto diverse. Il mio consiglio è: fai network! Parla con chi già svolge un ruolo che ti ispira: contattali su LinkedIn, scrivi loro una mail. Com'è la loro giornata tipo? Magari passano ore a rispondere a email, viaggiano spesso per lavoro (è più faticoso di quanto sembri, credimi!), oppure sono sempre a stretto contatto con il pubblico.
Cerca di confrontarti sia con chi ama il proprio lavoro, sia con chi è un po’ disilluso e vorrebbe cambiare. Potresti scoprire che ciò che ti attira sulla carta non corrisponde a quello che desideri nella quotidianità. Oppure potresti venire a conoscenza di ruoli interessanti, in linea con il tuo percorso, di cui non avevi mai sentito parlare.
Ma soprattutto, non spaventarti se non trovi subito il lavoro dei tuoi sogni – e nemmeno se lo trovi e poi scopri che non fa per te. Oggi il mondo del lavoro è molto più fluido rispetto al passato: si cambia settore, ci si aggiorna, si torna a studiare … insomma, è una grande giostra! Dai un’occhiata ai CV delle persone che stimi, scoprirai che spesso hanno avuto percorsi lavorativi e accademici incredibilmente eclettici.
Io non posso che augurarti un grande in bocca al lupo, e che il tuo percorso sia proprio tuo: unico, imperfetto, sorprendente!
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