Intervista rilasciata a maggio 2017
"La scelta del proprio percorso lavorativo parte dalla conoscenza di noi stessi, delle nostre attitudini e delle nostre potenzialità. Cerca di capire cosa ti piace veramente e trova la forza per raggiungere gli obiettivi che ti sei preposto."
1) NOME - COGNOME
Emanuela Fregonese
2) AZIENDA ATTUALE PRESSO CUI SEI IMPEGNATA E RUOLO
Wärtsilä Italia S.p.A., Communications&Branding Manager, Trieste
3) FORMAZIONE PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE
Laurea ante riforma in Giurisprudenza; Master in Diritto del Lavoro e della Previdenza sociale
4) CI RACCONTI QUALCOSA DI TE?
Sono Emanuela Fregonese, nata a Treviso, dove ho vissuto fino alla scelta del percorso universitario, momento in cui mi sono trasferita a Trieste. Ho scelto giurisprudenza perché credevo fortemente nel concetto di giustizia e mi affascinava studiare quel mondo chiamato diritto. Mi sono appassionata al diritto del lavoro, e da lì a tutte le tematiche che riguardavano i lavoratori. Ho svolto la pratica forense, in contemporanea insegnando ai lavoratori il diritto del lavoro. Mi sono occupata di formazione professionale fino a quando sono diventata consulente HR. Era il 2012 quando decisi di iscrivermi a un Master in gestione risorse umane e con un tirocinio curriculare arrivai in Wärtsilä. Era settembre 2012, io ero al 4° mese di gravidanza, e lì iniziava una nuova avventura che credevo finisse in pochi mesi, invece il mio ultimo giorno di stage il mio Direttore mi fece trovare un contratto da firmare: io lo salutavo per andare a diventare madre e lui mi offriva una nuova opportunità di lavoro. In quel momento ho capito che sarebbe iniziata una nuova avventura lavorativa in un’azienda che, a distanza di sei anni, ancora mi stupisce e mi affascina. In Wärtsilä mi sono occupata di recruiting e delle attività di employer branding fino a dicembre 2017, ma da gennaio 2018 è iniziata una nuova entusiasmante avventura: sono diventata responsabile della comunicazione per Wärtsilä Italia!
5) COSA TI APPASSIONA DEL TUO LAVORO?
Lavorare in un ufficio Risorse Umane mi ha dato la capacità di esprimere realmente il mio potenziale e mettere a frutto le mie conoscenze, ma il grande cambiamento, che ha anche coinciso con una nuova consapevolezza, è arrivato nel prendere questa nuova posizione nella comunicazione. Nello specifico mi appassiona lavorare con le persone, creare eventi, incentivare connessioni e far conoscere l’azienda per cui sono fiera di lavorare. Mi piace poter imparare ogni giorno qualcosa di nuovo attraverso lo scambio di idee e la condivisione di esperienze. E, nonostante siano ormai quasi 16 anni che lavoro, devo dire che ogni giorno imparo qualcosa di nuovo e mi emoziono sempre nell’intraprendere nuove avventure. Quindi spero ciò continui per i prossimi 30 anni di lavoro!
6) COSA PORTI CON TE DELL’ESPERIENZA DI STUDIO ALL’UNIVERSITÀ DI TRIESTE?
Se penso agli anni dell’università, mi vengono in mente più le difficoltà che le gioie, nel senso che all’epoca Giurisprudenza a Trieste era un vero baluardo e laurearsi in questo Ateneo un vero vanto. Ricordo esami sofferti, giorni senza pause spesi a studiare, ma anche la grande soddisfazione nel raggiungimento degli obiettivi. Ricordo professori severi, seri, ma che trasmettevano l’orgoglio della provenienza da questo Ateneo. Ringrazio l’Università di Trieste per avermi trasmesso la passione per il diritto del lavoro da cui è partita la conoscenza dell’universo Risorse Umane. Inoltre, per scendere ad un piano strettamente personale, qui ho conosciuto mio marito, senza il quale non avrei realizzato buona parte del mio cammino di crescita come donna.
7) QUALI SONO LE COMPETENZE O CARATTERISTICHE INDISPENSABILI PER IL TUO LAVORO?
Nel mio lavoro bisogna avere le giuste conoscenze, in quanto non si è credibili senza il giusto cammino di studio. Poi bisogna avere pazienza, attenzione e delicatezza nel rapportarsi con le persone e, più di ogni altra cosa, rispetto per l’altrui diversità. È necessario trasmettere sicurezza e controllo, cercare di non arrabbiarsi facilmente e cercare di cogliere le necessità dell’interlocutore. Bisognerebbe saper leggere comportamenti e reazioni, in modo da capire in profondità il prossimo. Poi ci vuole passione ed entusiasmo, senza i quali le giornate non sarebbero affrontabili.
8) COSA CONSIGLIERESTI A UN NEOLAUREATO CHE HA INIZIATO LA RICERCA DEL PRIMO IMPIEGO?
Chiederei al neolaureato se si è mai fermato a pensare seriamente alle sue reali aspirazioni e alle sue attitudini. Credo che sia questo il punto di partenza per cercare di rendere efficace ogni scelta.
Poi, nel caso non sia già una competenza, consiglierei di conoscere bene l’inglese e anche un’ulteriore lingua, magari trascorrendo un periodo all’estero.
Consiglierei la massima apertura verso altre culture; coltivare le proprie passioni; diversificarsi dagli altri, anche se il mondo attuale ci porta all’omologazione.
Non aver paura della propria diversità, ma farne un carattere distintivo. Non aver paura di sbagliare, ma dagli errori imparare e migliorarsi.