Intervista rilasciata a dicembre 2024
"Più in alto arrivi, più è importante ricordare da dove sei partito".
1) NOME- COGNOME
Martin Iurilli
2) AZIENDA ATTUALE PRESSO CUI SEI IMPEGNATO, RUOLO e SEDE
Dirigente Medico presso la SC (UCO) Chirurgia Plastica dell’ospedale di Cattinara a Trieste, in Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI)
3) FORMAZIONE PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE: CORSO DI STUDI/MASTER/DOTTORATO
Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia 04/10/2012 – 27/06/2018
Scuola di Specializzazione Medica in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica 01/09/2019 – 05/11/2024
Dottorato in Nanotecnologie 4/08/2022 – ATTUALE
4) ULTERIORE FORMAZIONE (PRESSO ALTRI ISTITUTI UNIVERSITARI: CORSI DI STUDIO/MASTER/DOTTORATI DI RICERCA)
Formazione extra-regionale con progetto di acquisizione di competenze metodologiche relative a valutazione e redazione di Linee Guida di Pratica Clinica Nazionali ed Internazionali presso Centro Nazionale Eccellenza Clinica, Qualità e Sicurezza delle Cure - Istituto Superiore di Sanità 09/01/2023 – 07/07/2023 – Roma, Italia.
Corso di Perfezionamento in Ricerca Clinica presso Università degli Studi di Milano 11/2024
5) QUALE È STATA LA TUA PRIMA ESPERIENZA DI LAVORO DOPO LA LAUREA? CREDI TI SIA SERVITA PER ENTRARE A FAR PARTE DELL’AZIENDA PER CUI LAVORI?
La mia prima esperienza dopo la laurea in Medicina e Chirurgia è stata l’attività assistenziale territoriale: sostituzione di medico di medicina generale e continuità assistenziale (ex guardia medica).
Questa esperienza non mi ha aiutato nello specifico a far parte dell’azienda dove lavoro oggi ma sicuramente mi ha permesso di acquisire capacità professionali che sfrutto ancora oggi nella mia attività quotidiana.
6) PUOI SPIEGARE QUALI SONO LE TUE MANSIONI E LE RESPONSABILITÀ CHE RICOPRI?
Oggi svolgo attività ambulatoriale, di reparto e di sala operatoria presso gli Ospedali di Cattinara e Maggiore a Trieste, Ospedali di Gorizia e Monfalcone e IRCCS Burlo Garofolo a Trieste, in relazione a diverse patologie di carattere oncologico e funzionale. In particolare, mi occupo di dermato-oncologia escissionale e ricostruttiva, ripristino funzionale di difetti oculo-palpebrali, ripristino funzionale dei pazienti ex grandi obesi riducendo il loro eccesso adipo-cutaneo e rimodellando il loro corpo. Mi occupo poi di ricostruzione mammaria post-oncologica e ricostruzione microchirurgica post-traumatologica dell’arto inferiore.
Sotto un profilo meno assistenziale mi occupo di metodologia di sviluppo di linee guida nazionali e di buone pratiche clinico assistenziali, competenza ad oggi molto ricercata a livello italiano in ambito di salute pubblica.
Per quanto attiene alla ricerca, tra le varie cose, ad oggi sono focalizzato sullo sviluppo di nanotecnologie capaci di accelerare il processo di guarigione delle ferite difficili.
7) C’È UN ERRORE CHE RITIENI DI AVER COMMESSO NELLA RICERCA DEI TUOI PRIMI IMPIEGHI E CHE TI SENTI DI CONDIVIDERE AFFINCHÉ ALTRI NON LO RIPETANO?
Sicuramente mi sento di consigliare di rafforzare la progettualità preliminare delle ricerche, non dando mai nulla per scontato e sforzandosi di adattarsi alle insidie che spesso possono presentarsi, cercando di portarle a proprio vantaggio invece di abbattersi e rimanere indietro a fare continui ripensamenti.
8) QUALI SONO LE COMPETENZE O CARATTERISTICHE CHE TI HANNO PERMESSO DI RAGGIUNGERE I TUOI OBIETTIVI PROFESSIONALI?
Una delle principali caratteristiche che mi hanno permesso di raggiungere molti obiettivi è quella di non dire mai di “no” alle sfide, ognuna di esse anche quando inizialmente poteva non sembrare rilevante, mi ha condotto ad apprendere nuove competenze ma soprattutto mi ha permesso di creare un network con tantissime persone dalle capacità più variegate, persone con cui ancora oggi a distanza di anni collaboro.
9) COSA CONSIGLIERESTI A UN NEOLAUREATO CHE DESIDERA INTRAPRENDERE LA TUA PROFESSIONE?
Consiglierei di affrontare il percorso formativo con determinazione, curiosità e tanta resilienza. È fondamentale coltivare una formazione continua, non solo nei propri ambiti di interesse, ma anche esplorando settori complementari che arricchiscano la propria visione e competenza professionale. Investire nel creare una rete di contatti è altrettanto cruciale, perché collaborazioni e confronti con altri professionisti possono aprire opportunità inaspettate. Infine, suggerirei di non temere gli ostacoli: ogni difficoltà affrontata diventa un bagaglio di esperienza prezioso, utile per il proprio sviluppo personale e professionale.
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