Codice etico e di comportamento
TITOLO II- PRINCIPI ETICI DELLA COMUNITA’ UNIVERSITARIA

Art. 9 – Uguaglianza, divieto di discriminazioni, pari opportunità e imparzialità

1. L’Università respinge e contrasta ogni forma di discriminazione per motivi di religione, opinioni personali e politiche, genere, orientamento sessuale, aspetto fisico, colore della pelle, origini etniche, lingua, cittadinanza, nazionalità, disabilità, condizioni personali, sociali, di salute, gravidanza, scelte familiari, età, nonché ruolo ricoperto in ambito universitario.

2. A tale fine, allo scopo di assicurare piena parità, nelle diverse manifestazioni della vita universitaria, l’Università adotta misure dirette a prevenire e rimuovere situazioni di disparità, riconducibili a uno qualsiasi dei motivi di cui al precedente comma.

3. L’Università promuove l’utilizzo delle nuove tecnologie e s’impegna a garantire a tutti i componenti della comunità, nella massima misura possibile, l’esercizio dei “diritti digitali”, in particolar modo tramite lo sviluppo progressivo dei servizi erogati attraverso la rete. Nel perseguimento di tale finalità, l’Università opera per prevenire e rimuovere gli ostacoli che impediscano la piena parità di accesso alle informazioni e alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, con particolare attenzione alle situazioni di disabilità, di disagio economico e sociale.

4. È compito dell’Università e dei suoi componenti incoraggiare le iniziative volte a tutelare e salvaguardare le categorie svantaggiate e la diversità individuale e culturale.

5. L’Università promuove l’equità e l’equanimità e respinge e persegue il favoritismo in qualsiasi forma – compreso il nepotismo – in quanto nuoce alla dignità della persona, impedisce la coltivazione dei talenti e la valorizzazione del merito individuale, l’incentivazione dell’onestà, integrità, professionalità e libertà accademica, anche danneggiando il buon nome dell’Università.

6. L’Università previene e contrasta ogni forma di parzialità, derivante da conflitto, anche potenziale, di interessi.

7. L’Università riconosce e valorizza il merito individuale come criterio fondamentale per la crescita personale e professionale, utilizzandolo come parametro oggettivo di valutazione e selezione nel reclutamento e nelle progressioni di carriera, in base alle competenze, conoscenze ed esperienze dimostrate.

8. Il personale docente trasmette le conoscenze con diligenza, puntualità e rigore, nonché con rispetto di studenti e studentesse, dei loro diritti e della loro cultura, garantendo imparzialità nel valutare la loro preparazione.

9. I componenti della comunità universitaria sono, altresì, tenuti a mantenere una condotta collaborativa e rispettosa delle prescrizioni dirette ad assicurare la trasparenza, l’imparzialità, l’equità e l’efficienza delle attività istituzionali dell’Università. Sono altresì tenuti al rispetto, anche verbale, dovuto alle persone nelle comunicazioni, nelle interazioni e nel modo di riferirsi a terzi.